Dice Gaetano Marzotto: «Io non sto comprando». Risponde Andrea Donà dalle Rose: «Io nemmeno». E la stessa risposta, «non siamo noi», si ottiene parlando con buona parte dei due fronti che si sono scontrati sul controllo di Zignago. Eppure ieri il titolo Marzotto ha fatto un altro exploit, chiudendo con un rialzo del 16,21% (+5,28% anche Valentino fashion group) dopo diverse sospensioni al rialzo. Ciò che colpisce sono soprattutto le quantità scambiate, oltre 4,4 milioni di titoli in una sola giornata; che s'aggiungono a quelli già passati di mano nei giorni precedenti. Sul mercato gli operatori parlano di un rastrellamento in corso.
«I volumi di Marzotto sono insoliti, dice Andrea Donà dalle Rose. Ma non sono io a comprare ed escludo che lo stia facendo Finanziaria Canova» (come si dice sul mercato). «Non lo sappiamo, siamo incuriositi», dice anche Paolo Marzotto, che con Canova e Favrin era stretto in un patto di blocco, poi sciolto, in Marzotto. «Indubbiamente, sostiene Gaetano Marzotto, nella società c'è un valore patrimoniale importante e inoltre è l'unico gruppo europeo ad aver diversificato. Ma io non sono acquirente». Nemmeno i suoi fratelli? «Io parlo per me». Stefano nega, mentre Luca e Nicolò da sempre non parlano.
Estratto da Corriere della Sera del 15/07/05 a cura di Pambianconews