Per capire bene cosa si nasconda dietro Cartier, tra i marchi del lusso più celebri del mondo, bisogna leggere fra le righe del bilancio Richemont, il gruppo cui appartiene. Richemont, guidato da Johann Rupert ha fatturato, al marzo 2005, 3.717 milioni di euro. A Richemont fanno capo, oltre a Cartier, celebri marche d'orologeria, di gioielleria, d'abbigliamento, di strumenti per la scrittura e così via. Ma il vero fatturato lo fanno le «jewellry maisons», come sono definite nel bilancio, ossia Cartier e Van Cleef & Arpels. Nessuno fornisce cifre sul peso di Van Cleef, ma è chiaro a tutti che la parte del leone la fa Cartier.
E dal momento che il contributo delle jewellery maisons è di ben 1.956 milioni di euro, possiamo considerare prudenziale la stima secondo cui Cartier, da sola, fattura più o meno la metà dell'intero gruppo, ossia quanto le altre 15 grandi marche che compongono la galassia Richemont.
E per finire con un altro dato tanto ufficioso quanto attendibile (stime della concorrenza) Cartier vende ogni anno non meno di 400.000 orologi, posizionandosi sicuramente dietro Rolex (almeno 800.000), ma battendosi ad armi pari con Omega.
Estratto da Affari&Finanza del 4/06/05 a cura di Pambianconews