Pitti Immagine Uomo n.68 chiude con un affluenza complessiva di 23.055 compratori, con una sostanziale invarianza del dato estero (9.099 compratori, -0,80%) e una lieve flessione dell'Italia (13.956, -4,85%) rispetto a giugno 2004.
Il risultato è giudicato positivamente perché, dopo sette anni di crescita ininterrotta e avendo ormai raggiunto altissimi livelli di affluenza, sia in termini di quantità che di qualità delle presenze, un lieve calo della manifestazione è parte di una fisiologica oscillazione.
Pitti Immagine Uomo conferma la sua leadership mondiale, primo appuntamento stagionale del settore, grazie a una offerta al tempo stesso selezionata e completa, – quest'anno sono stati oltre 800 i marchi presenti – e a sezioni accuratamente segmentate e ridisegnate. Le aziende espositrici hanno presentato collezioni innovative e progetti ricercati, sia negli allestimenti che nella modalità di presentazione del prodotto e hanno evidenziato, anche a parere dei compratori intervistati durante la fiera, energia creativa e voglia di superare le attuali difficoltà dell'economia.
La costante evoluzione della manifestazione ha portato anche a una più decisa apertura verso la città: a questo proposito si registra il grande successo della seconda edizione di Pitti Immagine Rooms: interpretazione sofisticata e aggiornata del lusso contemporaneo che si è svolta in una location altrettanto unica, come le Limonaie del Giardino Corsini sul Prato.
I dati dei compratori esteri evidenziano una forte crescita dell'Europa del sud (Spagna e Portogallo), ottimi risultati per l'Olanda e una buona tenuta del Belgio e del nord Europa (Norvegia, Danimarca, Svezia e Finlandia). Continua, inoltre, la forte espansione di Russia e Turchia. In leggero calo i compratori di Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e Cina. Per quel che riguarda la classifica dei paesi si confermano stabili e in testa Germania (1.184 compratori rispetto a 1.203 di giugno 2004) e Giappone (967 vs 928). Seguono Spagna (858 vs 735), Gran Bretagna (699 vs 768), Olanda (576 vs 530), Turchia (488 vs 408), Francia (457 vs 501), Corea (418 vs 453), Stati Uniti (302 vs 330), Belgio (287 vs 291), Svizzera (269 vs 281), Austria ( 231 vs 251) e Cina (219 vs 298).