Moda e piazza Affari non fanno spesso rima e dei principali gruppi italiani della moda meno della metà sono quotati. Sull'onda dell'euforia di Borsa nel 2000 però ben tre gruppi del settore Mariella Burani, Tod's e Luxottica hanno deciso di fare il grande passo e andare ad affiancare gruppi storici come Benetton e Marzotto.
Negli anni successivi le quotazioni hanno subìto un drastico stop un pò in tutti i settori, ma il 2004 ha rappresentata un'inversione di tendenza por il settore della meda. Dopo aver chiuso il 2003 con una contrazione complessiva del fatturato del 2,2% nel 2004 è tornata la crescita (+6,1% a 21,6 miliardi complessivi).
Alla base dalla rinnovata vitalità del settore della moda, come rivela la ricerca di Pambianco Strategie di Impresa che ha analizzato i bilanci 2004 dei primi 20 gruppi italiani della moda, ci sono la ripresa delle vendite da una parte e gli effetti derivanti dalla riduzione dei costi dall'altra, pur in presenza di un euro forte. A questo proposito la ricerca Pambianco ricorda che il mercato a stella e strisce vale per i primi 20 gruppi italiani della moda il 20% del fatturato e il mercato nipponico circa l'8%.
Questo non ha compromesso i bilanci delle principali società che hanno chiuso l'anno passato con utili netti in miglioramento.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 21/06/05 a cura di Pambianconews