Dopo l'alta moda e il prét-à-porter, le scarpe e le borsette, i profumi e cosmetici, gli orologi e i mobili, le marmellate e i panettoni, i ristoranti e le Mercedes, stanno per arrivare anche gli alberghi e i villaggi turistici targati Giorgio Armani.
I primi apriranno i battenti nella primavera del 2008, in contemporanea a Dubai e Milano, nell'ambito di un accordo che lo stilista ha raggiunto con il più grande gruppo immobiliare degli Emirati arabi, la Emaar properties, un colosso con una capitalizzazione di Borsa di 20 miliardi di euro e un fatturato annuo di 1,2 miliardi che controlla anche banche (Dubai bank), finanziarie (Amlak finance) e gruppi multimediali (Sahm technologies) e fa capo a uno degli oligarchi emergenti del Golfo, il 38enne Mohamed Ali Alabbar.
"Sono stati loro a cercarci e a proporci quest'alleanza", spiega una fonte della maison milanese: "Si tratta di una licenza di lungo termine che ci consentirà di portare avanti quel processo di diversificazione del marchio avviato già qualche anno fa con l'ingresso nel settore delle pelletterie, e poi continuato con gli accessori e l'arredo".
Estratto da Il Mondo del 17/06/05 a cura di Pambianconews