Da qualche anno in qua la primavera porta agitazione in casa Marzotto, famiglia imprenditoriale tra le più note, con 150 anni di storia alle spalle. Prima il patto contro Pietro, l'anno successivo l'uscita di Pietro da Marzotto, infine le due Opa (Offerta pubblica di acquisto) su Zignago di questi giorni… Quella che si apre oggi è una settimana importante per gli esiti di una situazione che ha visto l'annuncio di due Opa su Zignago, azienda che già in passato era stata motivo di scontro nella dinastia Marzotto. Incontri sono previsti a partire da oggi. La situazione è intricata da raccontare, non fosse altro per i nomi che si ripetono e per l'intreccio tra due società, separate ma contigue, come Zignago e Marzotto.
Tutti si domandano cosa succederà in Marzotto, azienda nata nel tessile e oggi forte nell'abbigliamento (da Valentino a Hugo Boss a Marlboro). Perché è chiaro che, al di là delle dichiarazioni, gli equilibri che verranno trovati in Zignago una qualche influenza avranno su Marzotto. Gli azionisti sono più o meno gli stessi, ma hanno pesi differenti rispetto a Zignago.
Intanto, in Marzotto c'è un patto di sindacato, che blocca il 27,3% del capitale e regola eventuali dismissioni e nuovi ingressi. Vicini al patto, se i gruppi resteranno quelli che si vedono attualmente in Zignago, ci sono tre dei quattro Donà Dalle Rose e Umberto Marzotto, in totale quasi un altro 16% del capitale. Se aderiranno all'Opa Zignago avranno maggior denaro disponibile. Ma la risposta arriverà nei prossimi giorni.
Estratto da CorrierEconomia del 13/06/05 a cura di Pambianconews