Dal 26 al 30 giugno a Milano va in scena la moda maschile della primavera-estate 2006. Si apre con Dolce & Gabbana e Versace, si chiude con Giorgio Armani. Con un'incursione nella haute couture.
Infatti, il 30 giugno sfila l'alta moda di Raffaella Curiel dedicata all'autunno-inverno 2005/2006. Già lo scorso 25 maggio, fashionmagazine.it ha offerto una panoramica delle presentazioni più significative della kermesse, che come di consueto e a differenza di Milano Moda Donna non contempla eventi in Fiera. Fra gli italiani, tutti i “grandi” rispondono all'appello e diluiscono i propri appuntamenti nei cinque giorni della manifestazione: Dolce & Gabbana e Versace il 26 giugno; Ferré il 27 insieme a Prada; Missoni e Gucci il 28; Emporio Armani, Valentino, Cavalli e Fendi il 29 e, per chiudere in bellezza, Giorgio Armani il 30.
Fra i nomi stranieri spiccano il 26 Boateng, Bikkembergs, Westwood e Jil Sander; il 27 Jasper Conran e il “mago delle sneaker” (e non solo) Miharayasuhiro, con i riflettori della serata puntati su McQueen; il 28 (giorno aperto da DSquared al Gilli Cube) John Richmond e Daks, brand inglese che presenta un nuovo progetto sartoriale al maschile; il 29 il russo Denis Simachev e la Calvin Klein Collection; il 30, reduci dai “fasti” fiorentini, Marithé e François Girbaud e Neil Barrett con la collezione “96 Hours for Puma”.
Tra gli eventi à côté, da segnalare il 27 giugno la prima del nuovo film di Spielberg “La guerra dei mondi” offerta al Cinema Odeon da Belstaff, il 28 la mostra-charity “Ladra di sguardi” allo Spazio Stuart Weitzman e, sempre il 28 all'Old Fashion, la cerimonia del Premio Giovani Imprenditori della Moda, promosso dalla Camera Nazionale della Moda Italiana con Class Editori e Sda Bocconi. La sera del 30 gli allievo dello Ied Moda Lab danno un saggio della loro bravura nella sede di via Pompeo Leoni. Fra i nuovi nomi, comunque fuori dal calendario ufficiale, l'inglese Nick Hart, fondatore nel 2002 di Spencer Hart (sinonimo di una sartorialità extra-lusso, simbolo di un “neo-purismo britannico”) e ora della collezione che porta il suo nome, che riprende lo spirito della prima linea ma con una maggiore varietà di proposte.
Estratto da Fashionmagazine.it del 13/06/05 a cura di Pambianconews