La riscossa del dollaro farà bene a Piazza Affari? Per ora il verdetto è ancora incerto, ma, sul mercato, i più maliziosi si sono già messi alla caccia dei titoli sensibili ai movimenti del biglietto verde. Ecco spiegati i rialzi a doppia cifra messi a segno negli ultimi 10 giorni (ovvero da quando il dollaro ha accelerato il recupero sull'euro) da petroliferi e hi tech di tutta Europa e anche da alcune piccole società che vanno a nozze con una valuta Usa in ripresa.
L'apprezzarsi del biglietto verde fa aumentare il costo delle materie prime (come il petrolio) e i listini dei prodotti elettronici in gran parte realizzati in Paesi dell'area dollaro. Per non parlare delle società che producono e vendono negli Usa come quelle attive nel settore del lusso. Qualche nome? Tra i big gli esperti segnalano Eni, Saipem, StMicroelectronics, Luxottica, tra i titoli più piccoli Bulgari, Campari e Saes Getters.
«Storicamente il Toro ha sempre corso in Borsa spinto dal vento del dollaro forte, ma negli ultimi anni la tendenza si era invertita, spiega Enrico Nicoloso a capo del team di analisi tecnica di Websim.it. Nel 2005 il trend è ancora in via di definizione. Ma a giudicare dal movimento degli ultimi giorni: +5% il dollaro contro l'euro, +3% l'indice Morgan Stanley, sembrano ritornati i vecchi tempi». Quelli del legame stretto tra biglietto verde e Borse. Ecco perché tra gli operatori è già iniziata la caccia alle società che beneficiano del dollaro forte.
Estratto da CorrierEconomia del 6/06/05 a cura di Pambianconews