Riccardo Tisci, trent'anni, pugliese, nato a Cantù, in provincia di Como, è il nuovo direttore creativo di Givenchy. Sarà lui che dovrà far rivivere il mito della storica, maison francese. II suo debutto è previsto la sera del 7 luglio a Parigi, durante la tre giorni dell'alta moda.
Debuttare con l'alta moda è una sfida più difficile rispetto al prét-à-porter?
«No, anzi, misurarsi con l'haute couture mi appassiona ancora di più. Si ha la possibilità di disegnare abiti esclusivi, pensati per una clientela internazionale, spaziando da quelli più elaborati a modelli che si possono portare con più facilità».
Ci sarà un omaggio a Audrey Hepburn?
«Audrey è indissolubilmente legata alla storia di Givenchy ma io, passando in rassegna l'archivio della maison ho voluto scoprire gli aspetti meno noti».
E cosa è emerso da questa ricerca?
«Io ho avuto la conferma di quello che penso da tempo: la bellezza di Givenchy sta nella sua eleganza severa ma moderna. Questa maison faceva i disegni trompe-l'oiel e le stampe animalier già negli anni Cinquanta. Insomma, nel Dna di Givenchy c'è una impronta molto attuale. E io la rispetto».
Che tipo di sfilata è stata organizzata?
«Posso dire solo che si terrà tra i marmi, gli ori e gli stucchi nella maison, alla presenza di grandi clienti che arrivano da tutto il mondo. Ma non voglio aggiungere altro per scaramanzia. E poi l'effetto sorpresa è importante».
Estratto da Affari&Finanza del 6/06/05 a cura di Pambianconews