Concorrenza sleale e contraffazione anche per il Gruppo Natuzzi, tra i primi a puntare sulla Cina e oggi al centro delle cronache per aver appena chiesto la Cassa integrazione per 1.320 dipendenti negli stabilimenti di Puglia e Basilicata. Una riorganizzazione tesa proprio a reagire all'aggressività delle tigri asiatiche.
Che cosa farete adesso per reagire alla crisi?
Abbiamo investito 171 milioni in cinque anni per difendere e promuovere le produzioni italiane del gruppo. Non abbiamo mai smesso di innovare, di aprire negozi dedicati al prodotto Natuzzi realizzato in Italia. Oggi ci sono 276 negozi e 525 gallerie Natuzzi nel mondo. Il positivo andamento del fatturato in Italia e all'estero ci incoraggia a proseguire.
Lei è stato tra i primi a credere nella Cina. Oggi qual è la situazione di Natuzzi in quel Paese?
Abbiamo 10 negozi monomarca Natuzzi. Vendiamo i nostri prodotti made in Italy con buoni risultati rivolgendoci a un consumatore molto selezionato, di profilo medio-alto.
Estratto da Economy del 27/05/05 a cura di Pambianconews