“Un paio d'anni fa pensavo alla Borsa come una cosa lontanissima”, dice Matteo Cambi, creatore e leader di Guru, il marchio che solo sei anni fa non esisteva, che nel 2000 lanciava la maglietta con la margherita e fatturava 234 mila euro e che quest'anno è un gruppo strutturato che porterà a casa 90 milioni di euro di giro d'affari. E invece fattibile oggi? “Non a breve, ma è tra le nostre prospettive”.
“Contiamo di crescere di 20 milioni l'anno fino al 2007, con gli utili lordi che passano dal 25% sul fatturato di due anni fa al 20% attuale. Una percentuale prevista anche per il futuro, perché ora offriamo prodotti ben più ricchi di una semplice maglietta, per i quali i margini si abbassano”.
Con il marchio cosi consolidato, ora Guru ha definitivamente messo a punto il programma per arrivare al retail con negozi monomarca di proprietà. A settembre partirà con l'apertura del primo negozio con l'obiettivo di arrivare a quota cinque entro l'anno, prima tappa del traguardo di dieci negozi, non solo in Italia.
Estratto da Il Mondo del 27/05/05 a cura di Pambianconews