La Commissione europea ha formalmente concesso un'altra settimana di tempo a Pechino, prima di far partire la procedura d'urgenza su t-shirts e filati di lino, che faranno scattare contestualmente l'obbligo per le autorità cinesi di applicare restrizioni quantitative sui due prodotti.
La portavoce europeo, Franqoise Le Bail, ha ricordato che le consultazioni non potranno poi durare più di 90 giorni, ma che dopo 15 giomi dalla ricezione della domanda europea, la Cina dovrà imporre misure di autolimitazione dell'export. Altrimenti, sarà l'Unione a poter istituire di nuovo le licenze sull'import.
Da parte cinese, per il momento si è fatto sapere che non si intende andare oltre l'aumento delle tasse sull'export applicato su 74 categorie e si è anche minacciato di non applicare le nuove tasse su prodotti le cui esportazioni vengano contingentate all'estero da quote, una soluzione che inasprirebbe lo scontro con l'Unione su t-shirts a filati di lino.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 26/05/05 a cura di Pambianconews