La crisi che sta vivendo l'Italia ha radici antiche che risalgono alla mancanza progressiva di attenzione nei confronti dell'innovazione, della formazione e della ricerca. Un ulteriore aspetto da considerare è la dimensione piuttosto ridotta delle aziende italiane, che non consente di competere efficacemente all'estero quando si alza la posta. Una parte della responsabilità, infine, va ricercata anche a livello di sistema-Paese in generale, perchè vi a una scarsa attenzione a una formazione di qualità.
Credo che gli attori da coinvolgere sul campo debbano essere principalmente due: gli imprenditori e lo Stato. Gli imprenditori devono ritrovare il gusto per la sfida e ricominciare a competere a livello internazionale. A livello pubblico, ritengo che non solo vada posta maggiore attenzione alle problematiche e alle esigenze delle imprese, ma che sia necessario anche svecchiare profondamente e rafforzare l' ossatura che sostiene il buon funzionamento dello Stato.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 25/05/05 a cura di Pambianconews