Bruno Massa, nuovo presidente Daks da settembre 2004, racconta l'evoluzione del brand e le strategie in atto.
Quali sono le prime strategie del riposizionamento?
Il lancio della collezione che nasce in questo momento sicuramente è una di queste: porterà il marchio Daks in un circuito di clientela di primissimo livello, in competizione con i brand più “cool” del mondo. Questo ovviamente dà un riflesso importante sul business che Daks raccoglie già con le collezioni in diffusione che è di circa 800 milioni di euro, e che è molto importante anche se una grossa parte di questo fatturato viene attualmente realizzato nel Far East, a cura della casa madre giapponese.
Qual è la vostra distribuzione sul mercato italiano?
In Italia Daks è già presente con la collezione ready to wear uomo e donna, in un circuito di clienti di bella qualità ma con un'impostazione più tradizionale. Con questa nuova collezione Luxury entreremo anche nelle boutique di punta.
La scelta degli stilisti?
Apparentemente è stata una scelta molto inaspettata. Tiziano Mazzilli e Louise Michielsens sono dei creativi di grande talento, rappresentano l'aspetto di modernità di tutto questo progetto, e quindi ho cercato di creare un connubio tra una storia inglese di grande tradizione e di grande qualità, e un aspetto creativo molto forte.
Estratto da Mood del 23/05/05 a cura di Pambianconews