“La moda di Gianfranco Ferré guarderà di più al mercato. Faremo delle collezioni più competitive nei contenuti, rafforzeremo tutta l'area marketing e abbiamo messo in piedi un'unità specifica che si occupa solo degli accessori. I grossi volumi saranno fatti con il pret à porter e con la linea giovane, mentre la prima rimarrà comunque strategica per alimentare il mito della marca. Per i prossimi cinque anni prevediamo una crescita annuale del 10%. A sostenerla saranno soprattutto gli accessori in pelle che adesso sono marginali ed entro il quinquennio rappresenteranno il 25% del fatturato del marchio e i mercati esteri, soprattutto America e Far East”. A raccontare ad Affari & Finanza il nuovo corso della maison è Massimo Macchi, amministratore delegato del marchio da qualche mese.
“L'obiettivo è che nel giro di cinque anni scarpe, borse e seta possano rappresentare il 25% del nostro business mentre oggi è una percentuale marginale”. “Continueremo ad investire il 17-18% del fatturato, soprattutto in comunicazione. Per quanto riguarda i negozi oggi abbiamo 8 boutique monomarca dirette e 35 in franchising per il marchio Gianfranco Ferré mentre il marchio GF Ferré ne conta 11″.
“Un network di cui siamo soddisfatti. Per cui faremo solo poche aperture dirette, le prossime saranno ad Hong Kong e a Firenze. Mentre svilupperemo la formula del franchising focalizzando su Far East e soprattutto Cina e Usa attraverso il canale del travel retail, ancora molto forte in queste aree”.
Estratto da Affari&Finanza del 23/05/05 a cura di Pambianconews