Un paio di jeans Pzero sotto una bella felpa Fiat; e ai piedi, l'ultimo modello di Ferrari-Puma. Solo agli italiani poteva riuscire un progetto così ardito: prendere un marchio industriale e trasferirne l'aura di mito nella moda. Una sorpresa anche per i bilanci.
Ora, l'effetto della campagna con Naomi Campbell e Tyson Beckford, unito al fanatismo per il brand che sta montando negli Usa, lascia ben presagire per il 2005. «Stiamo lavorando su occhiali e su una linea di caschi da moto» spiega Antonio Gallo, responsabile del progetto P Zero, confermando il proposito di creare il primo concept store: «Ci viene chiesto da più parti a per questo abbiamo indetto una gara tra gli architetti».
Anche per Fiat le cose si mettono bene. Mancavano le scarpe e Fiat le ha fatte insieme alla Sabelt, che ha già una propria linea di calzature fashion ispirate al mondo dei piloti. Successo assicurato. Tanto da indurre gli artefici, Lapo Elkann e Gregorio Marsiaj, a coltivare un progetto living, che porterà nelle case pezzi ispirati al mondo dell'auto.
Motori è sinonimo d'affari anche per Ferrari, che l'idea di sviluppare prodotti diretti e licenze l'ha avuta nel '95 su iniziativa del direttore comunicazione Andrea Ghini e di Luca Cordero di Montezemolo. Stretto riserbo sui risultati economici.
Estratto da Economy del 20/05/05 a cura di Pambianconews