Questa mattina, alle 11, l'assemblea Benetton, riunita a Ponzano Veneto (Treviso), nominerà come secondo vice presidente della società (a fianco dello zio Carlo) Alessandro Benetton, figlio secondogenito di Luciano. Un nuovo tassello, il più importante finora, per l'annunciato passaggio del testimone. Era stato, infatti, lo stesso patriarca di Ponzano Veneto nelle scorse settimane a spiegare che «sarà mio figlio Alessandro a rappresentare la famiglia in Benetton dopo di me».
Una decisione presa, ha detto Luciano, con l'accordo di tutta la famiglia. C'è molta attesa dentro il gruppo per l'appuntamento di oggi. Momento delicato per ogni azienda e, particolarmente, sentito in una società che, come Benetton, ha quattro fondatori e quindici figli. E che è stata a lungo un modello del fare impresa, dando vita, con i risultati ottenuti, a un gruppo che oggi spazia da Autostrade ad Autogrill, a Telecom attraverso la holding Edizione.
Una trasformazione, di cui adesso si attendono di vedere gli ulteriori sviluppi. Spiegando le ragioni che hanno portato a scegliere Alessandro, Luciano Benetton ha detto che «le sue caratteristiche personali e l'esperienza lo hanno reso il più adatto a ricoprire questo ruolo». Alessandro. Ma anche Rodolfo. E Carlo. Paolo. Piersilvio e Marina. John. Ancora Alessandro. Per citare solo alcuni nomi delle famiglie più importanti dell'economia, e cioè: Benetton, De Benedetti, Pesenti, Merloni (Merloni Termosanitari), Berlusconi, Elkan-Agnelli, Garrone. Una nuova generazione al comando. Mentre altre si stanno definendo o preparando, da Ligresti a Colanninno, a Montezemolo, Radici, Micheli.
Estratto da CorrierEconomia del 16/05/05 a cura di Pambianconews