Quasi due terzi (63%) degli imprenditori e dei top manager dell'industria manifatturiera sono favorevoli all'ipotesi di introdurre i dazi per difendersi dall'aggressività della Cina. Tuttavia per il 38% i dazi stessi sono «una buona soluzione temporanea», mentre solo il 25% è convinto che «proteggerebbero l'industria». Quanto al restante 37% appare certo che la misura «non servirebbe».
In ogni caso poco meno della metà (47%) è persuaso che Pechino costituisca una minaccia per la propria impresa mentre il 21 % è sicuro di trovarsi di fronte ad un'opportunità e il 26% vede il grande paese orientale «sia come minaccia che come opportunità» mentre il restante 6% non si pronuncia.
Quanto alle strategie più efficaci per «sfruttare» il gigante orientale non ci sono dubbi: produrre in Cina per esportare in altri mercati come gli Usa (57%). Il 31% pensa invece che Pechino sia pur sempre un'«opportunità per l'export. Ma se dalle parole si passa ai fatti la musica cambia ed emergono incertezze e paure: appena il 19% degli imprenditori e dei top manager è pronto «ad investire per attività produttive o commerciali in Cina».
Estratto da La Repubblica del 10/05/05 a cura di Pambianconews