Se il lusso è esanime nella vecchia Europa, è bello arzillo sul suolo russo. Il centro di Mosca si sta dando un nuovo make up architettonico. E i grandi gruppi della distribuzione del lusso si contendono i palazzi più antichi e prestigiosi del centro storico per mettere in piedi grandi magazzini da mille e una notte che non hanno nulla da invidiare a quelli americani o londinesi. Chi va a Mosca in questo periodo può vedere che nelle vie del centro, intorno a Piazza Rossa, c'è un vero e proprio cantiere aperto.
I giganti della distribuzione russa, in primis Bosco di Ciliegi e Mercury (proprietario degli storici magazzini Tsum e grosso importatore di marchi come Prada, Armani, Gucci, Zegna, Rolex, Tiffany) fanno la gara a chi ha le idee più innovative nel sapere vendere il lusso. E per vincere la “guerra fredda” del consumismo post Soviet c'è chi si accaparra sul mercato internazionale big manager della distribuzione. E' il caso del gruppo Mercury, che si è portato a casa come superconsulente l'italiano Vittorio Radice, il deus ex machina della distribuzione, già noto per il suo rilancio di Selfridges e oggi nei consigli di amministrazioni di diverse società internazionali.
«Il progetto è interessante. E si può fare tantissimo in questo mercato così in espansione, commenta Radice. Dopo aver riposizionato Tsum a Mosca, si porterà lo stesso concetto in altre città della Russia». «Il modello è quello classico dei department store di Parigi, Londra, New York» dice Radice. «Sarà il primo department store moscovita dell'epoca moderna. Apriremo ristoranti, bar, Sushi bar, agenzie di viaggi e Spa» spiega Radice che d'ora in avanti verrà a Mosca almeno una settimana al mese. Ma a impollinare con la moda il centro di Mosca ci sono altri importanti protagonisti.
Estratto da Affari & Finanza del 9/05/05 a cura di Pambianconews