La richiesta ora è ufficiale. Francia e Italia, con due lettere «parallele» inviate ieri, sollecitano la Commissione europea ad adottare la «procedura d'urgenza» per fronteggiare il boom delle importazioni tessili cinesi. In sostanza si tratta di saltare i due mesi di indagine sui flussi commerciali e introdurre subito limitazioni su nove prodotti (dai maglioni ai reggiseni) in arrivo dalla Cina.
L'iniziativa del governo italiano porta la firma del viceministro alle Attività produttive, Adolfo Urso. Il messaggio è destinato a Peter Mandelson, Commissario per il Commercio. «Le chiedo formalmente, scrive Urso, di procedere all'applicazione delle procedure d'emergenza sulle nove categorie già identificate dalla Commissione».
«La informo, prosegue il testo, che provvederò a inviarle una dettagliata informativa sui costi sociali e finanziari già sofferti dalla nostra industria tessile e che, in termini di cassa integrazione, hanno già comportato un esborso di circa 130 milioni di euro». Il governo italiano, conclude Urso «si riserva il diritto di sottoporre nei prossimi giorni altre richieste analoghe relative a ulteriori categorie di prodotti tessili importati dalla Cina».
Estratto da Corriere della Sera del 27/04/05 a cura di Pambianconews