Rallenta la corsa di Puma. Il gruppo tedesco di abbigliamento sportivo ha chiuso il primo trimestre con un calo degli ordini del 5,5% in Europa (una regione che conta per quasi il 70% delle vendite del gruppo), una frenata particolarmente evidente se confrontata alle vendite nel trimestre, che sono cresciute del 12% dall'anno prima a 496,5 milioni di euro.
«Non siamo interessati a crescere tramite gli sconti», ha affermato l'amministratore delegato Jochen Zeitz. Per tranquillizzare il mercato, i manager hanno promesso una spinta agli ordini nel 2006 grazie al lancio di nuovi prodotti per i mondiali di calcio. Entrando nel dettaglio dei dati sul primo trimestre 2005, gli utili sono aumentati del 14%, a quota 90,9 milioni, con buoni i risultati in termini di redditività, con il margine lordo che ha raggiunto il 53,4% ed è previsto attorno al 51-52% per tutto l'esercizio (contro il 51,9% nel 2004).
Per il 2005 Zeitz, che guida il gruppo dal 1993, ha previsto ricavi in aumento del 9% (per la prima volta quota due miliardi) e un incremento dei profitti del 5 per cento. Dal 2000 gli utili per azione del gruppo, che annovera tra i designer stilisti rinomati quali Philippe Starck, sono cresciuti di ben 15 volte.
Estratto da Finanza&Mercati del 27/04/05 a cura di Pambianconews