Fedele alla sua filosofia, Claudio Grotto patron della Gas, nelle scorse settimane ha voluto |
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La scelta è caduta sullo storico teatro Dong Yuan nel cuore di Pechino che per la prima volta ha aperto le porte a un evento fashion. «Per preparare l'evento, aggiunge Grotto, abbiamo lavorato dieci giorni facendo il casting in team con esperti di stile e art director locali. E spiegando al gruppo di indossatrici e indossatori cosa c'è dietro la nostra griffe: il lavoro, la filosofia e la ricerca della qualità e dell'innovazione. Il risultato è stato importante: le collezioni active, casual e sera indossate da modelli cinesi hanno avuto grande presa sul pubblico». Ma soprattutto sui buyer che hanno prenotato un grosso volume di acquisti.
«Una quindicina di anni fa, prosegue Grotto, abbiamo fatto rotta verso Hong Kong che è stata la nostra porta di accesso in Oriente». Una porta nata in società: «Il primo gentleman agreement per produrre le nostre collezioni, l'abbiamo firmato con un'azienda cinese e una coreana. Ma avevamo obiettivi diversi: loro volevano vendere, vendere, vendere. Noi produrre con gli stessi alti standard di qualità che contraddistinguono il nostro marchio. Per cui abbiamo rilevato il 100% delle due aziende e abbiamo camminato da soli».
Estratto da Affari & Finanza del 18/04/05 a cura di Pambianconews