Dopo i complimenti e le congratulazioni di concorrenti e colleghi, è stata la Borsa a confermare lo straordinario valore della licenza |
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«Bisogna di essere in grado di cambiare velocemente strategia, commenta Maurizio Marcolin. Per quanto ci riguarda, se ripercorro all'indietro il calendario, vedo che la nostra azienda ha preso decisioni, in breve tempo, che sembrano incredibili. Da quando Dolce & Gabbana ha annunciato che sarebbe passata a Luxottica, abbiamo rivoluzionato la struttura. Basti pensare all'ingresso di Della Valle e all'accordo appena fatto».
Ha già incontrato Tom Ford?
«Certamente. Qualche riunione per stabilire il percorso da fare insieme e come organizzarci. Per noi è fondamentale rispondere alle sue richieste, ma non cannibalizzare le linee che già produciamo. C'è da dire, poi, che siamo di fronte a un fenomeno senza precedenti: avviare un brand completamente nuovo che al tempo stesso è già noto. Non perché non si tratti di un attore o di una rockstar, ma perché è un protagonista assoluto della moda».
Fino a quando dura il contratto?
«Fino al 2010».
Avvierete una linea di produzione esclusiva per Tom Ford?
«Siamo un'azienda che conta oltre 1.100 dipendenti, ma la nostra organizzazione del lavoro è diversa da quella della moda. Ogni linea ha il suo brand manager e il suo gruppo di creativi che deve ideare, controllare, trasformare i disegni in oggetti perfettamente funzionanti attraverso il reparto di prototipìa e, per finire, produrre. Non è necessaria una linea di produzione singola, ma sono indispensabili creatività, marketing e commercializzazione studiati per il singolo marchio».
Estratto da CorrierEconomia del 18/04/05 a cura di Pambianconews