La Cina spinge sull'acceleratore dell'export grazie ai prodotti d'abbigliamento. E le conseguenze della forza d'urto di Pechino cominciano a farsi sentire anche in Spagna, dove è entrato in crisi il settore calzaturiero. In marzo la Cina è tornata a essere un esportatore netto, con un surplus commerciale di 5,7 miliardi di dollari. Nello stesso mese del 2004, l'import cinese aveva superato le merci vendute all'estero, cosa che non si verificava da decenni.
Quest'anno, complice la caduta delle barriere all'import tessile all'interno del Wto, la Cina è tornata a spingere le vendite estere: nel primo trimestre le esportazioni del tessile-abbigliamento sono aumentate del 29%, quasi quadruplicate negli Usa. Accanto all'industria calzaturiera italiana si schiera quella spagnola.
Il settore della scarpa iberica, considerato negli scorsi anni il nemico numero uno del made in Italy, ha registrato nel 2004 un calo del 14,5% dell'export in volume a 108,5 milioni di paia. E un'ondata di scarpe in entrata: +44% a 190 milioni.
Estratto da Finanza&Mercati del 12/04/05 a cura di Pambianconews