«Ciò che conta è stare comodi». Riccardo Illy, presidente della regione Friuli-Venezia Giulia e noto imprenditore del caffè, ha fatto dell'informalità la cifra distintiva del suo abbigliamento e, per molti, è diventato «il senza cravatta».
Presidente Illy, quanto è importante l'abito in politica e in affari?
«Per quel che mi riguarda, abbastanza poco. Chi è chiamato a rappresentare un'istituzione o un'impresa deve, di necessità, vestirsi con un certo decoro. Ma il decoro e la formalità non sono sinonimi».
E i manager della vostra azienda?
«Anche mio fratello Andrea, che oggi è a capo dell'impresa di famiglia, non porta la cravatta e sceglie sempre abiti comodi e informali. Certo, i nostri dirigenti spesso vestono con giacca e cravatta, ma è una loro scelta precisa. Nessun regolamento lo impone».
La scelta di non portare mai la cravatta, però, potrebbe apparire come un vezzo affettato. Il contrario dell'informalità…
«Si, ma non è il mio caso. Nessun vezzo. L'unica cosa che mi preme è esser comodo e a mio agio in ogni momento della giornata, non importa se nel mio ufficio di Trieste o in visita al Quirinale: questo mi consente di lavorare meglio e mi rende più produttivo».
Estratto da Corriere della Sera del 6/04/05 a cura di Pambianconews