A vent'anni dalla nascita Dolce & Gabbana ha cambiato struttura, trasferendo il controllo a una nuova finanziaria lussemburghese. E così dopo che mamma Sara ha fatto un passo indietro per favorire il ricambio generazionale, i tre fratelli Dolce (in ordine d'età Dorotea, Domenico e Alfonso) si sono ritrovati nel Granducato con Stefano Gabbana per redistribuirsi le quote della Dolce & Gabbana Luxembourg, la holding a cui adesso fa capo la casa di moda, con le sue controllate.
Il nuovo assetto azionario, risponde meglio alle esigenze di un gruppo che, partito da una sartoria familiare della provincia di Palermo a metà degli anni 80, si ritrova oggi a essere una multinazionale con più di 700 milioni di fatturato, 2 mila dipendenti e 87 negozi monomarca, e deve dunque guardare avanti e darsi un'organizzazione adeguata per crescere ancora, come ha ripetuto di recente il direttore generale Cristiana Ruella.
Di offerte per rilevare la maison milanese non ne sono mancate: i suoi conti sono sani, negli ultimi quattro anni i ricavi (e il mol) sono più che raddoppiati, garantendo l'autofinanziamento della crescita. Avance sono arrivate dai francesi di Lvmh e Gucci (Ppr), mentre Dolce & Gabbana non ha mai nascosto il suo interesse per Versace: ma non si è mai andati al di là del corteggiamento. Anche l'ipotesi di quotazione è stata più volte respinta.
Estratto da Il Mondo del 1/04/05 a cura di Pambianconews