Ralph Lauren potrebbe pagare caro il ritiro delle licenze concesse alla Jones Apparel per la vendita esclusiva delle linee Lauren e Ralph. La Corte Suprema dello Stato di New York ha dato torto, dopo quasi due anni di udienze, alla griffe del cavallino. Ora si tratta di stabilire i danni che il produttore delle famose magliette polo dovrà pagare all'ex partner. Jones ha chiesto 550 milioni di dollari. Ma secondo le stime di un analista, la parte lesa non potrà recuperare più di 250 milioni, ovvero l'equivalente dei profitti annuali persi fino al 2006, più le spese.
La sentenza ha pesato a Wall Street su Ralph Lauren, che dall'uscita della sentenza ha perso quasi il 4%, mentre il titolo di Jones è cresciuto della stessa percentuale. All'origine della causa (che esclude la linea Polo Jeans, anch'essa distribuita da Jones) c'è l'accordo di licenza concesso da Ralph Lauren al partner nell'ottobre del 1995 per la commercializzazione dei prodotti (gonne, magliette, pantaloni, giacche) con il marchio «Lauren by Ralph Lauren».
Una licenza, valida solo per Stati Uniti, Canada e Messico, che doveva scadere alla fine del 2006 ma cui Ralph Lauren ha messo fine unilateralmente nel dicembre 2003, data di scadenza di una seconda licenza (concessa nel 1998) per la linea «Ralph by Ralph Lauren».
Estratto da Finanza&Mercati del 30/03/05 a cura di Pambianconews