Per difendere l'industria tessile italiana ed europea, il sottosegretario agli esteri, Adolfo Urso, chiede a Bruxelles di attivare i dazi antidumping entro il 30 marzo contro le importazioni provenienti dalla Cina. Il sottosegretario ha incontrato ieri a Bruxelles il commissario europeo responsabile del commercio Peter Maldenson al quale ha presentato un piano d'azione in due tappe: la prima prevede l'attivazione entro il 30 marzo delle azioni difensive, vale a dire i dazi antidumping, nonché l'attivazione di misure di salvaguardia.
La seconda tappa riguarda lo sviluppo dell'industria del tessile, dell'abbigliamento e delle calzature, da aprile sino alla fine dell'anno, con azioni che vanno dal regolamento sull'obbligo del marchio d'origine all'utilizzo dei fondi strutturali per il rilancio della competitività, all'accesso al mercato con reciprocità di condizioni, da negoziare in seno al Wto, l'organizzazione per il commercio mondiale.
In particolare sono tre i perni difensivi dell'Europa, individuati nel piano del Map: accelerazione delle procedure di indagine antidumping e rapida applicazione delle medesime qualora ve ne siano le condizioni; sempre in presenza delle condizioni, attivazione delle misure di salvaguardia; pubblicazione da parte della commissione delle linee guida per l'applicazione della salvaguardia speciale sul tessile nei confronti della Cina.
Estratto da ItaliaOggi del 17/03/05 a cura di Pambianconews