La pelliccia torna alla ribalta. Lo conferma una ricerca di mercato condotta da Pambianco Strategia di Impresa per conto dell'Aip, l'Associazione italiana pellicceria in occasione del decimo Mifur, il Salone del settore che aprirà i battenti domani alla Fiera di Milano. Dall'indagine, condotta su analisi di un campione di 130 aziende associate e non associate all'Aip, incrociate con i dati del settore e sui risultati di questionari contenuti nella ricerca Pambianco del 2003, il fortissimo ritorno di attenzione sul prodotto pellicceria va cercato nel plus di ricerca e design stimolato dalle griffe, affiancate da validi supporter: i pellicciai.
Il nuovo e crescente interesse degli stilisti per soluzioni fur, tra capi, stole, accessori e dettagli di gran moda e non più status symbol, ha innescato un processo che, secondo Pambianco, ha portato le aziende di settore a investire di più e meglio in ricerca e innovazione del prodotto, aggiornando i processi di lavorazione per arrivare a prodotti adeguati, che il mercato ha recepito anche nelle sue fasce più giovani, favorendo la netta ripresa dei consumi.
La produzione totale delle aziende di pellicceria nel 2004 è stata pari a 650 milioni di euro, ma, considerando che il fatturato diretto alle griffe e ai marchi di abbigliamento viene ricaricato prima del passaggio alla distribuzione, la stima del wholesale fa schizzare il volume d'affari retail a quota 1,535 miliardi di euro. Il valore del consumo in Italia, deducendo le esportazioni e aggiungendo le merci importate, è stato pari, nel 2004, a 1,4 miliardi di euro, aumentando del 3% la quota del 2003. Le previsioni per il 2005 fanno pensare a incrementi che potrebbero superare il 7%.
Estratto da MFFashion del 15/03/05 a cura di Pambianconews