È una corsa senza sosta quella di Geox. Il 2004, primo bilancio da quotata, è stato il quarto consecutivo di crescita: +30% ogni anno. Ma più che il giro d' affari, sorprende la capacità di moltiplicare i margini dell'azienda di calzature: l'utile netto del 2004 è salito a 52 milioni, con un balzo del 71 per cento. E a due mesi e mezzo dalla quotazione arriva già il primo dividendo: 0,06 euro per azione.
Nel 2001 il gruppo fondato da Mario Moretti Polegato era un calzaturificio che fatturava 147 milioni. A fine dicembre 2004 ha toccato 340 milioni. Oltre al core business delle calzature, che è ancora il 95% del fatturato, Geox sta anche diversificando nell'abbigliamento, che oggi pesa per il 3,6% dei ricavi con una crescita dell' 84,1 per cento. A far impennare le vendite l'apertura di nuovi negozi, passati da 198 a 278 in un anno. |
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Anche se l'Italia rimane il mercato principale, è all'estero che Geox registra i maggiori tassi di crescita. Dove ancora Moretti Polegato fatica a sfondare sono gli Stati Uniti, unico Paese dove i risultati sono negativi, ma l'azienda conta di raggiungere il pareggio a livello di Mol nel 2006. La galoppata di Geox, però, ha anche i suoi costi: con un rialzo del 25% dall'Ipo, molti analisti suggeriscono di non accumulare titoli. Da domani, infine, Merrill Lynch porterà Geox in un road show che toccherà diverse capitali europee.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 1/03/05 a cura di Pambianconews