Un marchio di lusso? No, meglio un marchio di nicchia. Marni, che oggi inaugura un nuovo negozio in Via Spiga a Milano, non fa pubblicità («È una scelta voluta, che si è rivelata vincente» spiega l'amministratore delegato Gianni Castiglioni), non rincorre un'espansione eccessiva («Abbiamo una strategia di crescita contenuta» aggiunge Castiglioni) ma avanza senza perdere colpi. Nonostante la crisi.
A meno di dieci anni dalla nascita il marchio Marni, disegnato da Consuelo Castiglioni, svizzera di origine e moglie di Gianni, ha superato l'anno scorso 56 milioni di ricavi, con una crescita del 14,2% rispetto all'anno precedente. E le vendite della prima collezione 2005 hanno già messo a segno un aumento del 10 per cento.
«Gli Stati Uniti vanno molto bene, dice Castiglioni, soprattutto Los Angeles, dove a fine settembre abbiano aperto un negozio che sta avendo un successo sorprendente». Certo, la debolezza del dollaro incide sui margini, ma «abbiamo deciso di non toccare i prezzi per mantenere il posizionamento del nostro prodotto». Anche il Far cast si sta rivelando un mercato sempre più importante: il Giappone lo è già da tempo (copre il 23,6% del fatturato complessivo), mentre sono in crescita la Corea, dove Marni ha cinque negozi, e la Cina.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 22/02/05 a cura di Pambianconews