Non se l'aspettava nessuno, né i signori della moda e del lusso, né i responsabili delle grandi catene di distribuzione. Nell'Italia patria della moda e inventrice di catene che hanno fatto storia in tutto il mondo quali Benetton e Stefanel, il tornado si chiama Zara, ma anche H&M e, in misura minore Mango. Catene di grande distribuzione nate in Spagna o in Svezia che, dopo aver testato il loro modello di business in molti paesi europei hanno deciso lo sbarco in Italia, forse il più sofisticato tra i mercati del Vecchio continente e hanno fatto centro.
«L'attacco contemporaneo al mercato italiano da parte di queste grandi catene europee di distribuzione, osserva Carlo Pambianco, analista del mercato della moda e del lusso, ha dimostrato la fragilità del sistema esistente. L'idea che ha guidato questi nuovi player è quella di far partecipare al concetto di moda anche le fasce più basse del mercato. Ed è stata un'idea vincente. Questi nuovi gruppi hanno dimostrato intelligenza e capacità di analisi: hanno imparato rapidamente le logiche che governano il mondo del lusso e della moda, mentre le griffe da loro non hanno saputo copiare nulla, non c'è stata insomma reciprocità nell'approccio di marketing».
«Le grandi griffe della moda italiana non si sono dimostrate efficienti e, anche se tra i due tipi di offerta non c'è affatto concorrenza, è evidente che ci troviamo davanti a vasi comunicanti. Ovvero, oggi il cliente si pone sempre più spesso la domanda se sia il caso di spendere 500 euro per una borsa griffata o sia meglio sceglierne una da 100 euro in una di queste grandi catene di negozi. Sono prodotti diversi che però assolvono alla medesima funzione e il prezzo, che non è tutto, ma rimane un fattore molto importante, permette magari di cambiare modello più frequentemente. Ed è indubbio che a questo punto che la presenza della nuova realtà rappresentata da queste catene, abbia svolto un'azione negativa nei confronti dei margini», conclude Pambianco.
Estratto da Corriere della Sera – Speciale Modadel 22/02/05 a cura di Pambianconews