Anche il bilancio 2006 di Dolce & Gabbana si chiuderà, per la quinta volta consecutiva, con una crescita dei ricavi a doppia cifra. Nell'anno fiscale in corso, che terminerà il prossimo 31 marzo, il fatturato consolidato di Dolce & Gabbana è stimato in 700 milioni (+20%), dato eccellente, anche se in rallentamento rispetto al +23% e al +33% degli esercizi precedenti.
«Crescere del 20%, sostiene Cristiana Ruella, direttore generale di Dolce & Gabbana, dopo un biennio in cui la crescita media dei ricavi è stata intorno al 30% è un risultato straordinario. E la posizione finanziaria netta è negativa per 20,6 milioni, meno di un terzo rispetto a quella di due anni fa».
Il gruppo ha poca leva finanziaria. A gennaio 2006 incasserà 60 milioni da Luxottica: a cosa serviranno?
Non mancheranno le occasioni: abbiamo tanto da fare, sia sul fronte industriale che nell'apertura di nuovi negozi, che non c'è bisogno di inventarsi altri affari.
Qual è il trend delle vendite per il 2005-2006?
Per la collezione uomo autunno-inverno cresciamo del 50%, mentre per la donna abbiamo appena iniziato, ma i segnali sono estremamente positivi.
Nell'occhialeria sta per scadere la licenza con Marcolin, a cui seguirà la partnership con Luxottica: come si giustifica il cambio di partner?
Gli occhiali sono un'area di business che può crescere tantissimo: noi siamo grati a Marcolin, ma abbiamo scelto Luxottica per le enormi capacità industriali e distributive.
Avete aderito all'Opa di Della Valle?
No. Crediamo che il mercato sottostimasse Marcolin e l'ingresso di Della Valle è di certo un driver di crescita. Decidendo di rimanere abbiamo quindi dato fiducia all'azienda.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 21/02/05 a cura di Pambianconews