L'acquisizione è stata una delle tante per un gruppo come l'americano Vf corporation, che fattura 6 miliardi di dollari è ai primi posti tra i produttori di abbigliamento con i marchi Lee, Wrangler, Riders, Nautica e molti altri. Ma le strategie della multinazionale di Greensboro (North Carolina) per la Napapijri di Aosta, azienda è di valorizzazione globale. Con l'inserimento in tutti i mercati di Vf, il mantenimento di una unità di marketing autonoma e l'apertura di punti vendita diretti nelle principali città del mondo.
In particolare, le vetrine Napapjiri sono state già aperte a Milano, Parigi, Chamonix, Lione, Vichy e Monaco e presto si accenderanno le insegne a Tolosa, Marsiglia e La Rochelle in Francia (dove i corner e i monomarca saranno presto 20) oltre che a New York e nel Far East.
Lo sviluppo del marchio è seguito da Giuliana Rosset, l'imprenditrice che ha fondato la Napapijri, negli uffici di Quart (Aosta). Ma la politica del brand è inserita nella strategia della subholding Vf international outdoor coalition che ha un fatturato di 300 milioni con sei marchi: oltre a Napapijri (76 milioni di ricavi), The North face nell'alpinismo, Eastpak e Jansport negli zaini, Kipling nelle borse e Vans nelle scarpe.
Estratto da Il Mondo del 11/02/05 a cura di Pambianconews