L'importazione in Italia di prodotti stranieri della moda sta per quadruplicare. A un mese dalla scadenza dell'Accordo multifibre, che contingentava le quote in ingresso di merci in Italia e nell'Ue, infatti, al ministero delle attività produttive le richieste di licenze per l'importazione sono quadruplicate rispetto allo scorso anno. Il che, secondo le associazioni di settore, fa presagire che tra qualche mese il mercato italiano potrebbe essere invaso da prodotti esteri di pelletteria, tessile e abbigliamento.
Con tutta probabilità provenienti dall'Asia. Una situazione, questa, che secondo Federmoda Cna rischia di mettere definitivamente in ginocchio la filiera della moda italiana. “Si tratta di tutti segnali estremamente gravi”, commenta Oreste Baioni, segretario nazionale di Federmoda Cna, “che ci conducono verso una previsione negativa: la distruzione dell'intera filiera della moda italiana, un vero patrimonio nazionale che tutti dovrebbero difendere”.
I piccoli produttori, infatti, secondo Federmoda, sono coloro che conservano quel saper fare tipicamente italiano che ha fatto grande la nostra moda nel mondo. “Perdere questo valore è un suicidio”, insiste Baioni, “anche se capisco le aziende che delocalizzano all'estero, magari aumentando il fatturato. Va chiarito però che quei prodotti non potranno più essere considerati totalmente italiani, proprio perché altre mani hanno contribuito a produrli”.
Estratto da ItaliaOggi del 10/02/05 a cura di Pambianconews