«Oltre alla delocalizzazione delle imprese esiste un'altra arma per contrastare la concorrenza degli imprenditori cinesi, e porta un solo nome: qualità del prodotto». Ne è convinto Gianbeppe Moreschi, 64 anni, da tre decenni alla guida dell'omonimo impero della scarpa che da sempre ha sede a Vigevano (Pavia). Promotore della filosofia del made in Italy «duro e puro», il Gruppo Moreschi, che da pochi mesi ha aperto una nuova struttura con 450 addetti, l'Oriente si limita a guardarlo da lontano, almeno per quanto riguarda la produzione.
«Sono d'accordo con chi sostiene che la legge del mercato va dove deve, commenta l'industriale vigevanese. Innalzare barriere in questo momento sarebbe non solo inutile, ma per certi versi anche controproducente. Tuttavia non credo che la Cina non lasci alternative ai calzaturieri “nostrani”: fino a oggi, in tema di qualità del prodotto, restiamo comunque superiori ai cinesi». Qualità e innovazione tecnologica sarebbero quindi le armi per uscire vincenti da una crisi che, inevitabilmente, continuerà a far sentire i suoi effetti.
Estratto da Corriere della Sera del 10/02/05 a cura di Pambianconews