Sixty, il produttore abruzzese di abbigliamento casual che ha tra i suoi marchi Miss Sixty e Energie, continua a crescere. L'ultima acquisizione messa a segno dal gruppo, che a fine 2004 ha fatturato 630 milioni, è quella del brand americano Refrigiwear. «Abbiamo riscoperto queste giacche che negli Stati Uniti sono utilizzate per lavorare nelle celle frigorifere, spiega l'amministratore delegato di Sixty Renato Rossi, e acquisito il marchio per il mercato europeo e giapponese (in America continua a essere prodotto dalla Regrigiwear Inc.). La produzione e stata portata in Italia aggiungendo a questi capi tecnici dei dettagli di moda».
Il caso Refrigiwear è emblematico del modo di ragionare e fare affari di Rossi che, accanto al suo socio, il presidente e direttore creativo, Wichy Hassan, ha portato la Sixty nel giro di 15 anni a essere il secondo gruppo del casual in Italia (per giro d'affari è superato solo dalla Diesel di Renzo Rosso) e a fatturare ben più di nomi come Dolce & Gabbana o Versace.
Con un giro d'affari di 630 milioni di euro, il management di Sixty non può fare a meno di pensare al futuro. Che passerà quasi sicuramente per la Borsa, ma non prima di un paio di anni. «Per ora reinvestiamo tutti gli utili (circa il 7% del fatturato) nella crescita. Il nostro obiettivo è sfondare negli Stati Uniti e in Sud America: Poi penseremo ad aprire il capitale i della Sixty a soci finanziari».
Estratto da Finanza&Mercati del 8/02/05 a cura di Pambianconews