Si muovono in un recinto, dove è difficile entrare e quasi impossibile uscire. Aumentano ma restano dietro le quinte, oscurati dal nome dell'imprenditore che coincide con il marchio. La moda ha le sue regole e questo vale anche per i manager: poca visibilità e molto lavoro all'interno. Ma negli ultimi anni qualcosa è cambiato. Ma alla Pambianco Head hunting spiegano che le imprese della moda restano ancora chiuse per i dirigenti di altri settori.
I cambiamenti ci sono stati, spiega Alberto Lavia, amministratore delegato di La Perla, una lunga esperienza con Ralph Lauren. «È aumentata la complessità da gestire ed è cambiato il contesto esterno. Un'azienda di successo tende a percorrere sempre la stessa strada, spesso senza rendersi conto che il mondo è cambiato. Il ruolo del manager è proprio far sì che il contesto interno resti coerente con l'evolversi della situazione esterna. È difficile, ma quando il marchio è forte si lavora con il vento in poppa».
È necessaria un'attenzione estrema ai cambiamenti. Lo spiega Loredana Nastro, direttore commerciale del gruppo Versace dopo 16 anni in Ittierre e tre in Pucci. «Si tratta di elaborare strategie di sviluppo sulla base della conoscenza dei mercati. Io viaggio moltissimo, per rendermi conto del panorama delle città, delle tendenze. E per parlare con i clienti. Per capire come cambiano le cose, ogni sei mesi torno negli stessi posti».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 5/02/05 a cura di Pambianconews