Una leggenda sportiva inimitabile, un cocktail di stile, innovazione e tecnologia unico al mondo. La Ferrari non colleziona primati solo in pista, ma anche in fabbrica e nei bilanci. Con il 2004 ha archiviato anche il record storico di vendite: 4.900 vetture, 1.440 delle quali in Usa a dispetto del super euro, e la corsa delle vendite in America dura da 12 anni. Crescita da record anche per il fatturato: 1,5 miliardi di euro, +20% sul 2003.
Giorgio Armani vende da trent'anni la moda italiana in tutto il mondo. La prima collezione di prét-à-porter è stata presentata nel 1975 per la primavera-estate dell'anno successivo. Oggi il gruppo ha circa trecento negozi in 37 Paesi del mondo con i suoi marchi, a partire dalla prima linea Giorgio Armani: nel 2003 ha fatturato 1.255 milioni di euro.
Dai gioielli ai profumi, dagli accessori agli alberghi superlusso, senza perdere l'identità: il gruppo Bulgari ha chiuso il 2004 con un fatturato di 828 milioni e l'86% delle vendite all'estero. Tutto iniziò con una bottega orafa aperta nel 1884 da Sotirio Bulgari in via Sistina a Roma: oggi il gruppo, quotato alla Borsa di Milano, è portabandiera del lusso italiano nel mondo.
Claudio Luti, patron della Kartell, non ha dubbi, il made in Italy ha grandi potenzialità inespresse. «L'obiettivo dei prossimi anni? Consolidare il nostro design nel mondo. Fatturiamo oltre 110 milioni, il 75% all'estero, dice, e c'è ancora tanta strada da fare». E così, grazie a designer come Philippe Starck, i prodotti in plastica Kartell sono nei grandi musei (ad esempio il Pompidou di Parigi) e nelle vetrine di 75 Paesi.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 4/02/05 a cura di Pambianconews