Dice che farà consulenza di design. Dice che farà film, e tutti aspettano fiduciosi. Dice che farà una sua linea di abbigliamento (ma qualcun altro dice di averlo visto uscire lo scorso settembre dalla sede di Gianni Versace in via del Gesù a pochi giorni dalla sfilata); qualcuno prova persino a dire che farà un profumo, grazie alla presenza del sodale Domenico De Sole nel cda della Procter&Gamble.
Ma quanto vale il brand Tom Ford, ovvero nome e cognome del 43enne designer texano senza il carisma associato a un marchio storico come Gucci, che da solo fattura più di 1,5 miliardi di euro? “Tom Ford rispetto ai competitor ha un vantaggio in più”, ha spiegato il Giacomo Santucci, che conosce bene il designer in quanto è stato presidente e a.d. Gucci dal 2001 al 2004, “è un marchio globale, mentre brand come Jacobs sono molto forti su singoli mercati”.
Secondo un altro osservatore che ha chiesto l'anonimato, un'ipotetica holding Tom Ford potrebbe arrivare a fatturare a regime anche 100-120 milioni di euro. Ma tale valore potrebbe scendere anche di un terzo se l'esordio nel brand avvenisse tra un anno. E, come conferma Carlo Pambianco, presidente della società di consulenza Pambianco Strategie di Impresa, meglio che Tom Ford faccia presto: il valore del brand, secondo l'analista strategico di riferimento della moda, non ha subito rallentamenti nell'ultimo anno, ma sarebbe meglio non procrastinare. Tom Ford, marchio in scadenza.
Estratto da Mffashion del 3/02/05 a cura di Pambianconews