Continueremo a crescere in modo aggressivo. Aumenteremo gli investimenti nella pelletteria e negli accessori per i quali abbiamo |
Come sarà questo 2005 per il settore dei beni di lusso?
«Si prospetta come un anno piuttosto buono, sulla scorta anche del 2004 che è andato meglio dell'anno precedente. E' vero che l'Europa ha paesi critici come l'Italia e la Germania. Ma Asia e Usa hanno fatto ottime performance l'anno scorso e ci sono attese simili anche per quest'anno. Certo il dollaro debole continua a danneggiare alcuni operatori del lusso. A noi danneggia meno perché siamo grandi acquirenti di materia prima negli Usa».
E' ottimista anche nel medio periodo?
«Sì. L'economia internazionale negli ultimi anni ha continuato lentamente a progredire un po' dappertutto, nonostante le difficoltà dovute ai fatti noti. A questo si vanno ad aggiungere paesi come India, Cina e Brasile, che adesso sono ancora piccoli, ma che fra cinque anni potranno essere interessanti».
E per quanto vi riguarda?
«Il 2004 è stato un anno decisamente positivo nelle vendite e abbiamo fatto anche un lavoro eccellente sul profitto, rimanendo in linea con gli obiettivi di inizio anno, cioè di ricominciare a crescere in maniera aggressiva, a due cifre. Risultati che abbiamo raggiunto lavorando su prodotto, distribuzione e comunicazione. Mentre nei due anni precedenti l'obiettivo è stato quello di mantenere le posizioni commerciali e di fare efficienza per aumentare la profittabilità».
Estratto da Affari & Finanza del 31/01/05 a cura di Pambianconews