La parola moda si pronuncia in italiano ma quando si parla di lusso l'accento francese è fortissimo. L'industria italiana della moda vale 68 miliardi di fatturato: la Francia con tessile, abbigliamento, calzature e pelletteria arriva a 30 miliardi. Le distanze si riducono nel lusso: i marchi italiani prevalgono ma, quando entrano in campo i capitali, il controllo francese di gruppi come Gucci porta quasi al pareggio. Secondo Pambianco Strategie di Impresa, fatto cento il giro d'affari nel lusso l'Italia ha il 54%, la Francia il 46.
Nel tessile-abbigliamento, prima voce del settore, il made in Italy investe più del triplo (1.442 milioni contro 474 nel 2003, secondo i dati Euratex) ma la cifra è polverizzata fra 50mila aziende contro le 7mila francesi, così come sono polverizzati gli addetti: in ogni impresa lavorano in media 11 italiani e 26 francesi. E il giro d'affari medio di un'azienda transalpina supera di quasi cinque volte quello della concorrente italiana.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 18/01/05 a cura di Pambianconews