L'obiettivo è l'integrazione verticale: dalla produzione alla distribuzione. Con questa logica, il gruppo Mariella Burani ha acquisito Don Gil, catena di distribuzione di abbigliamento di lusso in Austria. Burani, quotato a Piazza Affari, nei primi nove mesi del 2004 ha avuto un fatturato di 322 milioni di euro, in crescita del 15% sul 2003. «Puntiamo all'integrazione verticale, spiega Giovanni Burani, ad del gruppo. Per questo nel 2004 abbiamo acquisito la Don Gil, che in Austria è la catena più importante del settore».
Il 50% dei ricavi del gruppo Burani viene da negozi monomarca: di questi, il 15% sono in franchising, il 35% di proprietà. «Per noi l'Europa resta il mercato più importante, con l'88% del fatturato. E in Germania e Austria abbiamo ottimi risultati da anni, anche grazie al marchio tedesco René Lazard, in cui siamo entrati nel 2002, prosegue Burani. Espandersi in quei mercati, e non solo con negozi di proprietà, è anche un modo per avvicinarci alla nuova Europa, che per il nostro gruppo rappresentano il 16% dei ricavi».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 12/01/05 a cura di Pambianconews