Per il settore calzaturiero il terzo trimestre 2004 si conferma negativo e sono all'insegna della prudenza anche le aspettative per il quarto trimestre e per i primi mesi del 2005. È quanto emerge dalla consueta indagine di fine anno dell'Anci pubblicata in questi giorni. Dopo le flessioni attorno al 10% nei livelli produttivi registrate a consuntivo nel 2002 e 2003, anche per i primi nove mesi dell'anno in corso la produzione è stimata in calo: -5,1% in volume e -3,8% in valore rispetto all'analogo periodo 2003.
«Sono diversi gli elementi preoccupanti di questa rilevazione, spiega Rossano Soldini, presidente dell'Associazione nazionale calzaturieri italiani. Innanzitutto l'andamento negativo ha caratterizzato tutte le tipologie produttive, senza particolari distinzioni, rendendo evidente che si tratta di una crisi legata soprattutto a fattori esterni piuttosto che a un deficit di competitività dei calzaturifici italiani. Altrettanto preoccupante è poi l'andamento dei prezzi praticati dalle imprese che, sia in Italia (+1,7%) sia all'estero (+1,1%), hanno segnato limitatissimi incrementi. Se combiniamo questo risultato con la crescita dei prezzi delle materie prime e la spirale inflazionistica energetica avviata dal caro-petrolio, si può facilmente desumere quale riduzione dei margini abbiano dovuto affrontare i calzaturifici italiani».
Estratto da Fashionmagazine.it del 22/12/04 a cura di Pambianconews