E se Armani aprisse le porte al gruppo Marzotto? Finora, dopo l'annuncio di Giorgio Armani di essere pronto a cedere la sua creatura a un grande gruppo ma di non essere disponibile a un'operazione di natura solo finanziaria, i nomi circolati negli ambienti industriali e della moda sono quelli stranieri, Lvmh di Bernard Arnault e L'Oréal in primo luogo. Ma ora spunta un'altra ipotesi: quella di Marzotto, o meglio della controllata tedesca Hugo Boss.
Azienda che nell'ambito del gruppo possiede liquidità e spazi di leverage per poter affrontare un'operazione importante, anche se in caso di totale acquisizione rilevare la griffe Armani significherebbe sborsare tra i 3 e i 4 miliardi di euro. Questa ipotesi spiega anche le voci circolate in Borsa nei giorni scorsi circa l'intenzione del gruppo presieduto da Antonio Favrin di separare dal resto della Marzotto la parte moda, e cioè la stessa Hugo Boss e la Valentino, integrandole.
Ed è probabilmente proprio quest'ultima presenza nella scuderia di Valdagno a rappresentare il punto interrogativo maggiore: possono convivere sotto lo stesso padrone Valentino Garavani e Giorgio Armani? Assodato che le due aziende s'integrerebbero bene, il compito degli uomini di Valdagno sarebbe quello di convincere i due stilisti.
Estratto da Il Mondo del 10/12/04 a cura di Pambianconews