Il lusso va a scuola dalla grande distribuzione. Gli imprenditori della moda se vogliono essere competitivi nei prossimi anni devono imparare a vendere. Ne è fermamente convinto Renzo Rosso, alla guida di Diesel. «Le aziende del lusso devono prendere esempio dalla grande distribuzione americana. Da come vendono e sono organizzate le grandi catene di abbigliamento, tipo H&M, Zara o Banana Republic». Le aziende italiane fanno dei bei prodotti, ma devono affrontare il salto e imparare a vendere direttamente le proprie merci. «Quando si è capito come vendere si riorganizza l'azienda. Le collezioni, comunque oggi, vanno programmate mese per mese. Il prodotto va cambiato velocemente perché la gente vuole vedere cose nuove».
«Disporre di un management sofisticato» è un punto fondamentale per Francesco Trapani, amministratore delegato del gruppo Bulgari, oltre che membro della famiglia. «La macchina Bulgari così come tutte quelle del lusso di una certa dimensione sono complesse, spiega La gestione efficace non può che passare attraverso manager sofisticati. Per quanto ci riguarda siamo particolarmente forti in quest'area». Lo stesso Trapani è lì da vent'anni. «Sono il più vecchio di tutti i miei colleghi, dice e voglio stare in quest'azienda ancora per un lungo periodo con progetti ambiziosi. Accanto a me c'è un team di persone che prima di entrare da noi ha lavorato in grandi corporation multinazionali americane dove ti insegnano a fare il manager».
«Siamo convinti che i consumatori, in particolare nel segmento più alto, attribuiscano un grande valore all'etichetta Made in ltaly e continueranno a farlo ancora a lungo», è il commento che arriva dal quartier generale di Armani. «E infatti la nostra società opera con 13 fabbriche italiane per la produzione di abbigliamento e accessori. Ma ciò non toglie che i costi di produzione sono un fattore competitivo importante per alcune linee di prodotto come Armani Jeans e Armani Exchange che è quindi normale far produrre in altri paesi».
Estratto da Affari & Finanza del 29/11/04 a cura di Pambianconews