Ieri a Bruxelles in occasione dell'incontro dei ministri del Commercio europeo, il vice ministro alle Attività produttive Adolfo Urso, a nome del Governo italiano ha chiesto di includere nell'Agenda dei lavori il tema, fondamentale per il nostro sistema produttivo, del “made in”, cioè la realizzazione di un sistema obbligatorio di stampigliatura dell'origine delle merci importate sul mercato comunitario.
«Per l'Italia, ha dichiarato Urso, l'obbligo dell'etichettatura sulle merci in ingresso nel mercato comunitario rappresenta una priorità. Non possiamo più aspettare». L'iniziativa, fortemente voluta dal mondo economico e produttivo italiano, con l'obiettivo di prevenire e contrastare la frode dell'origine dei prodotti, nonché la loro contraffazione fu lanciata più di un anno fa nel corso della riunione informale dei ministri del Commercio Ue a Palermo. E in questi mesi sono stati fatti notevoli progressi, tanto che alcuni Paesi partner, inizialmente scettici, sono ora convinti dell'utilità di questa iniziativa.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 22/11/04 a cura di Pambianconews