All'inizio dell'estate Allegra Versace Beck, alla quale lo zio Gianni Versace lasciò il 50 per cento della casa di moda, lasciò di stucco perfino gli uomini della Mediobanca. Dopo averli ascoltati per un po' sulla possibilità di far entrare un socio, la 18enne ereditiera li salutò dicendo che prima voleva capire come stava in salute la Versace, e che solo dopo avrebbe deciso. Un'ora più tardi era già su un volo per New York.
A cinque mesi da quell'incontro la situazione economica della Casa di moda, guidata dall'amministratore delegato Giancarlo Di Risio, non è migliorata di molto: dopo la perdita di 5,5 milioni del 2002 e di 26,5 nel 2003, il bilancio 2004 è appeso al successo della vendita del business dei profumi e di un palazzetto sulla 64ma strada con la Quinta avenue a New York, per abbattere i 117 milioni di debiti.
Così i falchi sono tornati a volteggiare sulla Versace sperando di portarsela via a poco prezzo. Per questo il telefonino di Allegra ha squillato più spesso del solito nelle ultime settimane. I consulenti l'hanno informata che il colosso francese del lusso Lvmh sta facendo un pressing per diventare partner della Versace; e che è pronto a incontrare la giovane azionista per studiare le modalità tecniche. II più attivo di tutti è Toni Belloni, numero due di François Arnault. presidente della Lvmh che, secondo fonti finanziarie, avrebbe incontrato Leonardo Del Vecchio, consigliere della Versace e importante partner industriale.
Estratto da Panorama del 19/11/04 a cura di Pambianconews