Non la quotazione in Borsa, ma la cessione a un grande gruppo: questo il futuro per il gruppo Armani, secondo le parole dello stesso Giorgio Armani, in un'intervista trasmessa ieri al convegno sul settore moda, organizzato a Milano da Pambianco Strategie di Impresa e Banca Intesa. «Non avendo bisogno di soldi, la quotazione in Borsa per me non ha senso. Ma devo pensare al dopo-Armani, e a rassicurare il mercato». Mercato che «può essere rassicurato in vari modi, anche con la cessione dell'azienda a un grande gruppo».
Giorgio Armani ha chiarito che non intende affidare «l'enorme peso dell'impero» da lui creato ai suoi familiari: «Non penso, ha spiegato, che suggerirei loro di occuparsene». La cessione a un grande gruppo dovrebbe avvenire con le dovute garanzie, anche «per non spaventare i manager che lavorano con me», quindi con la condizione che la «squadra vincente non va cambiata».
Una cosa comunque è certa: «Io non sarei in grado di gestire l'azienda insieme con qualcun altro, lo dico sinceramente», ha spiegato Armani. Un settore, quello della moda italiana che secondo l'amministratore delegato di Banca Intesa, Corrado Passera, comincia a dare i primi segnali di recupero. Ma servono aziende «più forti, più strutturate, più internazionalizzate e più sofisticate sul lato del management».
Estratto da Corriere della Sera del 10/11/04 a cura di Pambianconews