Nella saletta allestita per la presentazione alla stampa, venerdì scorso, della quotazione di Geox, la società della «scarpa che respira» che fa capo a Mario Moretti Polegato, prima ancora che inizi la presentazione a ogni persona viene consegnato un foglio con dieci modelli da uomo, sei modelli da donna e tre da bambino. Bisogna scegliere il modello, aggiungere il proprio numero di piedi, il proprio nome e il proprio indirizzo e lasciare il foglio all'uscita. Le scarpe arriveranno a casa. «Per provare la tecnologia».
Quanto vale Geox? Sul mercato sono circolate molte ipotesi prima altissime, poi un po' più basse (1,1-1,2 miliardi), ma sempre elevate secondo gli analisti. Moretti Polegato non ha dato indicazioni, ma ha detto chiaramente che la società ha ottime prospettive: «Offriamo una nuova era del mondo della calzatura». A incassare sarà soprattutto lui, visto che solo il 13% dell'Offerta servirà per portare denaro nelle casse della società. D'altra parte, l'azienda non ne ha bisogno, è stato detto, si finanzia abbondantemente da sé. «Sono state le banche a cercarci ha detto Moretti Polegato, e noi abbiamo risposto».
Ma proprio in questi tempi si è tornati a parlare della quotazione anche di un altro signore della moda, Prada, che già per due volte l'ha rinviata in passato. L'ultima nel giugno del 2002 a causa delle cattive condizioni di mercato. Per Prada si parlava, allora, di una valutazione complessiva di 3 miliardi di euro (ritenuta insufficiente) a fronte di un fatturato che era di 1,56 milioni di euro. Ora si torna a ipotizzare una Ipo soprattutto sotto la spinta delle banche, in prossimità della scadenza del prestito da 700 milioni (giugno 2005).
Estratto da CorrierEconomia del 8/11/04 a cura di Pambianconews